Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
(Gv 20, 2-8)

Oggi è San Giovanni Evangelista.

Del Vangelo di oggi mi piace tantissimo il finale, in cui l’Evangelista aveva già capito tutto, vedendo quei teli posati: non poteva essere stato rubato, il corpo di Cristo, il Signore aveva piegato quei teli con cura e con amore, quindi, vedendo la bellezza delle cose, il discepolo amato aveva già riconosciuto la bellezza di chi le aveva fatte, cioè il Creatore.

Ma il fatto bellissimo è che San Giovanni aspetta di entrare nel sepolcro vuoto con San Pietro: aspetta la Chiesa.

Noi ci vediamo bene solo attraverso la Chiesa,  con gli altri, obbedendo al cammino del popolo di Dio: con Pietro, con il Papa, con la Chiesa, riusciamo veramente a credere – con il passo della Chiesa, anche se a volte ci sembra un po’ lenta.

Con la Chiesa vediamo tutto e crediamo e riconosciamo che il Signore è risorto.

E ci sentiamo noi, anche noi, i discepoli che Gesù ama, da Lui amati.

Gesù, Maria Giuseppe, vi amo,
salvate anime!

(D.G)