Omelia 2° Dom.Quaresima
“Seconda domenica di Quaresima – ha detto don Giulio durante l’omelia odierna, spiegando ai bambini, con un laser, le vetrate della chiesa, tra cui quella che riproduce la Trasfigurazione – sulla montagna si è più vicini all’immensità.
Dio si incontra sul monte, nel silenzio, perché solo così si arriva nel cuore di noi stessi. In questi 40 giorni della Quaresima, stiamo con Dio nel silenzio, come se fossimo sul monte.
Anche la nostra vita deve essere vista da un passo indietro, anzi da un passo in alto, perché solo così comprendiamo il reale valore delle cose
Tre sono i monti della Bibbia.
Primo monte.
Sul Monte Sinai, Mosè ha incontrato Dio ed è rimasto con Lui 40 giorni, ricevendo le Tavole dei 10 comandamenti, ossia le sue parole. Sullo stesso Monte Sinai (detto anche Horeb), Elia incontra Dio, dopo un viaggio di 40 giorni nel deserto
Sul Monte Sinai, Mosè ha incontrato Dio ed è rimasto con Lui 40 giorni, ricevendo le Tavole dei 10 comandamenti, ossia le sue parole. Sullo stesso Monte Sinai (detto anche Horeb), Elia incontra Dio, dopo un viaggio di 40 giorni nel deserto
Secondo monte.
Sul Monte Golgota Gesù ha donato la vita per noi. Se noi abbracciamo Gesù sulla croce, sul Golgota, Dio ascolta le nostre preghiere, perché ci ha donato il suo figlio e ci vuole tanto bene.
Sul Monte Golgota Gesù ha donato la vita per noi. Se noi abbracciamo Gesù sulla croce, sul Golgota, Dio ascolta le nostre preghiere, perché ci ha donato il suo figlio e ci vuole tanto bene.
Terzo monte.
Sul Monte Moriah, ossia il Monte del sacrificio di Isacco, ossia l’altare bianco colore della vita, della purezza e della dolcezza.
Sul Monte Moriah, ossia il Monte del sacrificio di Isacco, ossia l’altare bianco colore della vita, della purezza e della dolcezza.
Da sporchi del peccato, con l’acqua del Battesimo, diventiamo bianchi e puri.
La croce, le malattie e la sofferenza portano alla luce ed al cielo”.
Nel corso dell’Offertorio è stata presentata all’altare anche una cesta di generi alimentari, da distribuire alle famiglie in difficoltà grazie ai volontari della Caritas.
Nel corso della Comunione, don Giulio ha fatto il segno della croce sulla fronte di tutti i bambini piccoli.
Hanno partecipato alla Santa Messa anche gli scout del Bologna 17.