CIAO LINO CARIANI
“Vogliamo ricordare il nostro amico Lino – ha detto don Giulio durante l’omelia odierna, in occasione del funerale di Lino Cariani – mi ha sempre colpito il suo desiderio di non mancare all’appuntamento domenicale, perché il Signore era la sua vita e la sua gioia.

Le letture del giorno ci raccontano proprio questa sua gioia di vivere nel Signore.

 

Nel Signore c’è la gioia perché in Cristo c’è tutto, anche nella sofferenza degli ultimi anni. Il nostro Signore ci prende e ci dà tutto, anche se stesso. La fede va donata senza paura e senza vergognarsi, come faceva lui, in mille modi, tra parrocchia, vita, sport, lavoro ed amici. Lui raccontava la bellezza della fede.
Lino viveva la vita fino in fondo.
Adesso vive in cielo con le persone che ha sempre amato.
Tutto il bene fatto per gli altri torna sempre indietro.
Da lassù continua a guardare la nostra parrocchia e ad aiutarci”.
CIAO LINO !
Lino, carissimo amico mio, sei nel mio cuore e nei miei ricordi più belli.

Arrivai dal mio paesello, fresco di matrimonio, in questa nuova realtà, dove per prima cosa ho incontrato ed ho conosciuto un gruppo di giovanissimi che mi ha aiutato ad inserirmi in questa nuova realtà.

Qui, grazie a nostro Signore, ho incontrato te, mio primo vero amico, che mi hai aiutato ad inserirmi nella parrocchia e che, insieme, mi ha portato a vivere con l’amore del Signore, una bellissima amicizia.

Con te ho gioito, riso, scherzato e anche sofferto insieme, per la perdita della tua amatissima Renata ed ora siete uniti lassù nel cielo.
Sempre uniti sia nella parrocchia che nel Teatro del Piccolissimo, animati dalla più bella sentita vera amicizia, grazie.
Ora sei lì tra le braccia del Signore, prega per noi. Ciao Lino
(Silvano Fanti)

CIAO LINO .
CARO LINO, LA COMPAGNIA TEATRALE DEL PICCOLISSIMO DI RASTIGNANO, TI SALUTA E TI RENDE OMAGGIO,

MA SOPRATTUTTO TI RINGRAZIA. TU SEI STATO IL FONDATORE, INSIEME A EMILIO, DI QUESTA COMPAGNIA: SEI IL PAPA’ DI QUESTA COMPAGNIA.
COME AMAVI RICORDARE, ERA NATA NEGLI ANNI’70 ALL’OMBRA DEL CAMPANILE DELLA CHIESA DI RASTIGNANO.
E IN QUEL TEATRINO CHE ERA PROPRIO QUI, DI FIANCO ALLA VECCHIA CHIESA, HA MOSSO I PRIMI PASSI:

“Aqua e Ciàcher Al Nostèr Prosùm El Fnèster Davànti Anca nò L’Espusiziàn I Pisunènt”

DEL COMMEDIOGRAFO BOLOGNESE ALFREDO TESTONI…. IL TUO PREFERITO, E TANTO ALTRO PER DIVERTIRSI E FAR DIVERTIRE.
CON LA TUA GUIDA IL PICCOLISSIMO E’ CONOSCIUTO E APPREZZATO IN TUTTO IL TERRITORIO E OLTRE.
LA STORIA E’ CONTINUATA E CONTINUERA’ SENZA DI TE MA ANCHE PER TE, RESTERAI PER SEMPRE L’ANIMA DEL PICCOLISSIMO.
CIAO LINO E GRAZIE!!!
SANDRA SARTI
Ciao LINO CARIANI  !
Lino era diverso dagli altri, aveva dentro di sé una gioia di vivere, di fare, di scherzare, di impegnarsi sempre a favore degli altri.
Ha fatto tanto per questa parrocchia ed è stato tanto importante per questa comunità di Rastignano e di Pianoro.
Questa sua gioia di vivere non era superficialità o spensieratezza fine a sé stessa, ma era una gioia di vivere che nasceva dal suo amore per Cristo.
Lui amava la Chiesa e Gesù e questo lo portava ad amare la famiglia (mi ha sempre colpito che tornava a casa ogni giorno a pranzo per mangiare).
Poi insieme amava gli altri, non solo gli amici ma anche le persone affianco a lui.
Quante cose ha fatto per il territorio dalla sua esperienza politica, al Teatro, alla parrocchia, allo sport con lo Sparviero e con la corsa Rastignano Paderno Rastignano, prima edizione nel 1974 con oltre mille partecipanti
(dedicheremo a Lino un capitolo nel quinto libro dedicato allo Sport a Rastignano).
Oltre alla famiglia e agli altri, amava fare gli scherzi – non li posso raccontare tutti perché alcune persone sono ancora in vita e non sanno che lo scherzo lo aveva fatto Lino e non sarò certo io a fare la spia.
Nell’ultimo anno siamo andati a trovarlo in casa di riposo… non era più lui… la malattia lo stava piano piano spegnendo ma quando Stefano Galli gli ha detto “ti ricordi quando facevamo gli spettacoli assieme” e io gli abbiamo detto “trota trota”, ci ha guardato ed ha detto con uno splendido sorriso ed ha recitato “Trota, trota Pier Balota tri furmai e na ricota, un piatlin ad taiadlin per impinir i mi budlin!”.
In quel momento ho avuto la consapevolezza che la sua immensa gioia di vivere era superiore alla sua tremenda malattia… ha vinto lui e la sua gioia di vivere…
(Gianluigi Pagani)

Caro Lino,
su di te ci sarebbe da scrivere un libro.
Per noi che ti abbiamo conosciuto, per la nostra generazione che frequentava la parrocchia, sei stato una guida per il tuo impegno religioso, politico, sportivo, sociale e per il senso della famiglia tradizionale.
Istrione per natura, artista mancato, fondatore del Piccolissimo nel teatro realizzato nel salone delle feste della vecchia chiesa. Era il nostro luogo di ritrovo, concessoci da don Giorgio.
Allergico alla scuola, occupavi più tempo a studiare teatro con i fratelli Santanastaso, due comici poi diventati famosi, piuttosto che a studiare.
L’amore per Renata nato all’ombra del vecchio campanile con papà Monti che ti rincorreva… poi il matrimonio allietato dai figli Giovanna, Gabriele e Riccardo.
Poi l’impegno politico per l’allora sparuto gruppo della Democrazia Cristiana con il dottor Bagnoli e con la mia mamma. Lino da allora poco è cambiato ed è rimasta solo la fede.
Poi l’impegno con don Giorgio prima e Don Severino poi, con l’organizzazione di avvenimenti religiosi e sportivi come lo Sparviero Calcio.
Precursore della Walking Valley con il percorso più famoso del giro di Rastignano, 11 km via Paderno e Jola.
Ti ricordi per quanti anni, insieme a Emilio Persiani, noi tre abbiamo camminato verso San Luca l’8 dicembre.
Poi mi avete lasciato solo, finché non è arrivato Don Giulio nel 2017.
Ricordi le nostre giornate serate estive trascorse per anni presso casa Biavati quando Valverde era un oasi verde.
Ricordi le nostre corse dietro l’ultimo bus per Bologna che si fermava ad aspettarci e noi continuavamo la corsa.
Ricordi quando Suero, nonno di Renata, passava in chiesa a raccogliere le offerte e si fermava davanti a te che ti frugavi nelle tasche per poi tirar fuori il fazzoletto per soffiarti il naso.
Questo ed altro ti venivano normali.
Concludo… ora dove sei non vi sarà più notte, perché sei nella luce del Signore seconda la nostra fede.
Sei l’uomo nuovo e sono sicuro che stai preparando la tua esibizione più importante e che riceverai gli applausi da un pubblico di anime fra le quali voglio pensare anche a Renata.
Grazie di tutto e resterai sempre nei cuori di chi ti ha conosciuto in particolare della mia generazione.
(Alessandro Gualtieri)