La nostra meta deve essere l’ infinito, non il finito. L’infinito è la nostra patria. Da sempre siamo attesi in Cielo, e se Dio possiede il nostro cuore noi possederemo l’ infinito.
La tristezza è lo sguardo rivolto verso sé stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La conversione non è altro che lo spostare lo sguardo dal basso verso l’alto: basta un semplice movimento degli occhi”.
(Beato Carlo Acutis)

Dice il beato Carlo Acutis, “la tristezza è lo sguardo rivolto verso noi stessi,  la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio”.

La conversione, cambiar vita, riempirla di gioia, è alzare lo sguardo dal basso verso l’alto, da noi stessi verso Dio.
Oggi Maria fa questo: crede in Dio, si fida di Lui, non guarda a sé stessa, guarda alla Sua promessa e lascia che  la Sua Parola faccia il miracolo, ossia il fatto che l’infinito venga ad abitare nel suo cuore.

Questa cosa impossibile è resa possibile, perché Maria non guardava a sé stessa ma guardava a Dio.
Se guardiamo a Dio, davvero l’impossibile diventa possibile di noi e abbiamo la gioia; non c’è altra gioia che guardare Dio e lasciare che Lui ci guardi e venga ad abitare nel nostro cuore, riempiendoci della sua vita divina – per la salvezza del mondo.

Gesù Maria Giuseppe, vi amo,
salvate anime!

(D.G)